
Ogni azienda, ogni prodotto ha e deve avere una storia da raccontare.
La costruzione di un racconto è il primo passo da fare per riuscire a trovare la propria voce. Proprio come in una storia coinvolgente, serve un intreccio credibile in cui azienda o prodotto siano i protagonisti. Poi, per raccontare questa storia, serve un veicolo, dei mezzi: qui, tra gli altri, si inserisce il concetto di Editoria Aziendale.
Attraverso il progetto di vesti grafiche, lo studio di moodboard, la scelta di colori, formati e materiali, il nostro storytelling viene organizzato e dotato di molti livelli di senso che si stratificano. Il risultato di un buon progetto editoriale è una bomba di contenuto, esteticamente accattivante, maneggevole e a prova di distratto.
Ma facciamo un passo indietro, torniamo al principio: cosa significa Editoria Aziendale?
Un racconto di marca che sa farsi oggetto
Cataloghi, folder lancio, company profile… sì, ma cosa c’è dentro?
Un prodotto editoriale è, per antonomasia, un luogo in cui si racconta una storia. Se pensi che materiali istituzionali o tecnici non siano in grado di farlo, beh, lascia che ti apriamo gli occhi: non solo possono, ma possono farlo anche sorprendentemente bene!
Editoria Aziendale significa studiare e definire con l’azienda cosa raccontare e come farlo. Quindi quale linea narrativa creare, come comunicare la realtà stessa e i suoi prodotti.
L’obiettivo rimane sempre quello: dare voce all’identità dell’impresa, ai suoi valori e alla sua storia. Come farlo meglio, se non attraverso una narrazione ben strutturata?
Dare forma alle idee. Per davvero
Ma una storia da sola non basta: va messa in scena, va fatta vivere.
La progettazione fisica del racconto è il momento in cui lo storytelling prende corpo: qui entra in campo la comunicazione visiva e, in certa misura, il design del prodotto.
Così come l’effetto cambia se, ad esempio, una commedia teatrale è letta da copione o recitata sulla scena, la stessa cosa succede per un prodotto editoriale. Non solo come organizziamo il racconto al suo interno, ma anche che mood visivo battezziamo per comunicare il messaggio e che materiale scegliamo per supportarlo: ogni dettaglio comunica; ogni scelta – carta, formato, stampa – racconta qualcosa. È un modo per dire chi sei, prima ancora di iniziare a parlare.
Stampa e confezione: bellezza che si tocca.
Alla fine, tutto deve diventare reale. Concretissimo. Un oggetto che puoi sfogliare, spedire, consultare e, perché no, mettere in mostra. Perché sì, anche nell’epoca delle stories da 24 ore, le cose fatte bene si stampano e si leggono. Non è nostalgia: è strategia. Un buon oggetto stampato dura nel tempo, resta, si fa ricordare. È presenza fisica del tuo brand nel mondo. Per questo curiamo tutto, fino all’ultimo dettaglio: dal formato al tipo di carta, dalla rilegatura alla scelta dei colori. E lavoriamo solo con partner che sanno cosa vuol dire qualità. Il risultato? Un pezzo unico, che racconta chi sei, con stile, sostanza e carattere.
Un racconto che lascia il segno
Fare editoria aziendale non è (solo) scrivere bene o impaginare in maniera carina.
È ascoltare l’identità di un brand trovando il modo giusto per farla parlare.
È costruire una narrazione che unisca testa e pancia, numeri e visione, azienda e persone. Ecco perché non lo facciamo da soli: ci mettiamo intorno a un tavolo con te, raccogliamo spunti, studiamo e proponiamo.
Poi scriviamo, disegniamo, correggiamo. E se serve, rifacciamo. Perché alla fine vogliamo una cosa sola: che quando qualcuno leggerà il tuo racconto, pensi “questa azienda ha qualcosa da dire”.
E tu?
Hai già deciso da dove cominciare?
Alta Tradizione, alto racconto |
Case Study Laboratorio Tortellini
Quando Surgital ci ha chiamati, la richiesta era chiara:
“Vogliamo un catalogo prodotti, ma che non sembri un catalogo prodotti.”
Tradotto: niente elenchi infiniti, tabelle sterili o miniaturine di prodotto messe dentro quasi come segnaposto.
Serviva un racconto editoriale. Un progetto che parlasse davvero di Laboratorio Tortellini, il brand che dentro a ogni sfoglia mette innovazione, memoria, ricerca e un bel po’ di orgoglio emiliano-romagnolo.
Abbiamo fatto quello che facciamo sempre quando un cliente ci affida la sua storia: siamo partiti dalle radici.
Abbiamo ascoltato la loro storia di tradizione, che rende questo marchio così riconoscibile, e l’abbiamo intrecciata con il presente e con tutto quello che arriva dopo.
Dare ritmo e forma alla sostanza
La narrazione non è affidata solo a immagini, parole e dati, ma alla stessa impostazione pulita, essenziale, che abbiamo scelto per il progetto, e che lascia che a parlare sia la pasta stessa. L’aggiunta di elementi di orientamento, come il codice colore che ci identifica le tipologie di ripieno, è efficace e coerente con la chiarezza generale del catalogo.
Ma non ci siamo fermati qui. A ogni prodotto abbiamo dedicato una scheda dettagliata, curata nei contenuti e nella forma, pensata per valorizzarne le specificità. Ciascuna di queste schede, però, non vive da sola: è parte di un racconto più ampio, dove ogni capitolo adotta un tono coerente e trasmette un messaggio chiaro.
La lettura è scandita dalla suddivisione in categorie di prodotto, ed è ritmata dall’inserimento di close-up di materie prime che riempiono tutta la pagina: così, con la sola suggestione visiva, viene introdotta ciascuna tipologia di referenza (ora pasta lunga e corta, ora pasta ripiena di carne, frutta o verdura).
Così, pagina dopo pagina, si compone una narrazione fluida e organica, capace di tenere insieme tecnica e ispirazione, concretezza e visione. Perché anche quando servono dati tecnici, non bisogna mai rinunciare al fascino delle storie ben raccontate.
Il concept? Raffinatezza+Autenticità
Due parole che abbiamo tenuto ben in mente dall’inizio alla fine.
Raffinatezza: nel layout, nei colori, nelle immagini luminose che mettono in primo piano le texture della sfoglia, la cura delle forme, l’eleganza naturale del prodotto.
Autenticità: nei testi, nei contenuti, nella scelta di raccontare davvero come nascono questi prodotti, chi li pensa, chi li realizza, chi ci mette le mani ogni giorno.
E come ogni buon racconto, anche questo aveva bisogno di un finale.
Nelle ultime pagine, infatti, trova posto la storia di Surgital: da piccolo laboratorio a Lavezzola a impresa internazionale. Una crescita enorme, ma con i piedi ben piantati nella terra da cui tutto è cominciato.
Il risultato? Un progetto che profuma di identità
Alta Tradizione non è un catalogo. È una dichiarazione d’intenti.
È il modo in cui un’azienda può dire: “Questa è la nostra visione. E questi sono i nostri valori, impastati con spirito artigiano, giorno dopo giorno.”
Perché l’editoria aziendale serve anche (e soprattutto) a questo: dare voce e senso alle narrazioni, mettere in luce i valori, evidenziare i punti di forza.
Con passione, con metodo, e con una storia che vale la pena raccontare e ascoltare.